sabato, Luglio 12

The News Roundup

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Il conflitto a Gaza ha causato un numero di vittime molto superiore alle stime ufficiali, con alcune fonti indipendenti che stimano oltre 100.000 morti sin dall’inizio delle operazioni militari. La maggior parte delle vittime sono civili, in particolare bambini, molti dei quali recensiti in dettagliati bollettini e necrologi. La durezza della guerra e le difficili condizioni di vita hanno portato a un calo drastico dell’aspettativa di vita nella regione, rendendo Gaza uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Gli esperti, tra cui ricercatori e medici, sostengono che i numeri reali siano molto più alti rispetto a quelli ufficiali, e la cifra di circa 100.000 morti è considerata plausibile.

Il attentato del 22 giugno nella chiesa di Mar Elias a Damasco evidenzia come, nonostante gli sforzi di pacificazione, lo Stato Islamico e altre cellule jihadiste siano ancora operativi e pronti a colpire. In un contesto di fragile transizione politica e tensioni internazionali, la minaccia terroristica si riafferma come uno dei principali ostacoli alla stabilità del paese e dell’intera regione.

World Politics

ACCORDI DI ABRAMO GEOPOLITICA

Roundup

GUERRA LIBANO BEIRUT

Il Mondo in Pillole

Il vertice dei BRICS in programma a Rio de Janeiro si prepara ad accogliere un’Italia di leader internazionali molto diverso rispetto alle edizioni passate. Questa volta, le assenze di Xi Jinping e Vladimir Putin testimoniano un momento di profonda crisi nel panorama geopolitico globale. Motivi diversi ma convergenti, tra tensioni tra Cina e Occidente e questioni legali che coinvolgono Mosca, hanno portato i due leader a disertare l’importante meeting.

Geopolitica

La Tripolitania, regione occidentale della Libia con al centro la storica città di Tripoli, rappresenta uno dei poli più vitali del Paese dal punto di vista politico, economico e strategico. Ricca di storia, risorse energetiche e influente sul piano geopolitico mediterraneo, questa regione si trova al crocevia di interessi locali e internazionali che ne modellano il destino. In questo articolo, analizzeremo le caratteristiche principali della Tripolitania, il suo ruolo nel contesto libico e le sfide che deve affrontare nel processo di stabilizzazione e sviluppo.

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Nel panorama internazionale odierno, la geopolitica mondiale si trova al centro di tensioni crescenti e sfide imprevedibili. Le grandi potenze si fronteggiano in una competizione strategica senza precedenti, tra alleanze instabili, conflitti regionali e una corsa senza fine alle risorse e al controllo delle aree chiave. L’equilibrio globale pende da un filo, e le decisioni di oggi plasmeranno il futuro di un ordine mondiale sempre più instabile e difficile da prevedere.

Tra le crisi più significative ci sono stata la crisi economica e finanziaria del 2008, che ha colpito duramente molti paesi dell’UE, portando a programmi di salvataggio e a misure di austerità. La crisi del debito sovrano, in particolare quella della Grecia, ha evidenziato le difficoltà di gestire le economie nazionali all’interno di un’unica moneta. La Brexit ha rappresentato un’importante sfida politica, mettendo in discussione il progetto europeo di integrazione. La crisi migratoria del 2015-2016 ha evidenziato problemi di solidarietà e gestione dei confini. Recentemente, l’UE si trova anche ad affrontare tensioni geopolitiche e sfide legate alla sicurezza, alla democrazia e ai diritti fondamentali.

La Cirenaica, ubicata nell’est dell’indipendente Libia, è una regione ricca di storia, cultura e risorse naturali, che svolge un ruolo fondamentale nel destino del paese. Nonostante le sfide di natura politica e sociale, questa regione continua a mantenere un forte senso di identità e rappresenta un elemento chiave nel complesso mosaico libico.

Middle East News

La Thailandia si trova di fronte a una delle sue più profonde crisi politiche dopo la recente sospensione della giovane premier Paetongtarn Shinawatra, avvenuta il 1° luglio 2025. Accusata di aver violato gli “standard etici” richiesti dalla costituzione, la sua sospensione ha scosso il paese e aperto un difficile percorso di incertezza. In un clima già segnato da decenni di tensioni tra il clan Shinawatra, le élite conservatrici, e il sistema giudiziario, questa decisione acuisce le divisioni politiche e mette in discussione il futuro della democrazia thailandese.

Negli ultimi anni, le politiche migratorie degli Stati Uniti hanno attraversato una fase di profonda trasformazione, condizionata dall’avvento di un approccio più restrittivo e strategico. Con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca per il suo secondo mandato, questa evoluzione si è intensificata, adottando misure volte a rafforzare la sicurezza nazionale e a limitare gli ingressi provenienti dal Centro America. Tra le iniziative più simboliche e controverse, la costruzione del muro al confine con il Messico e la politica di Zero Tolerance hanno segnato un cambio di passo radicale.

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Il 30 aprile 1975, l’immagine della caduta di Saigon segnò una delle pagine più dolorose e controverse nella storia degli Stati Uniti. La perdita del Vietnam del Sud rappresentò non solo un fallimento militare e politico, ma anche un momento di profonda riflessione sulla natura della strategia internazionale americana. Tuttavia, analizzando con distacco e lungimiranza quegli eventi, emerge come le lezioni più importanti siano state apprese proprio da quella sconfitta, contribuendo a rimodellare la politica estera degli USA e offrendo spunti preziosi per affrontare le sfide geopolitiche di oggi. Questo articolo ripercorrerà i principali insegnamenti provenienti dal conflitto vietnamita, dimostrando che anche nelle sconfitte più dolorose si celano opportunità di crescita e di rinnovamento.

Nel 1988, durante la lunga guerra Iran-Iraq, gli Stati Uniti intrapresero una delle operazioni militari più incisive e strategiche della loro presenza nel Golfo Persico: l’Operazione Mantide Religiosa. Questa vasta operazione fu una risposta decisa agli attacchi iraniani alle rotte di navigazione internazionale e rappresentò un punto di svolta nelle tecniche di interdizione e attacco nella regione. Attraverso l’impiego di una flotta di navi sofisticate, formazioni aeree all’avanguardia e tattiche di guerra elettronica, gli Stati Uniti miravano a indebolire le capacità offensive di Teheran e a mantenere la libertà di navigazione negli stretti più strategici del mondo. In questo articolo analizzeremo in dettaglio i mezzi utilizzati, le strategie adottate e l’impatto globale di questa importante operazione militare.

Le materie prime strategiche sono fondamentali per il progresso economico e la sicurezza del Paese. In Italia, la gestione di queste risorse si trova di fronte a sfide cruciali, tra tensioni geopolitiche, crisi di approvvigionamento e la necessità di sviluppare una supply chain più resiliente e sostenibile. Questo articolo esamina la situazione attuale delle materie prime strategiche in Italia, analizzando le criticità, le opportunità di innovazione e le strategie adottate per garantire una fornitura stabile in un mercato globale in continua evoluzione.