Nikita Sergeyevich Khrushchev è stato una figura politica di spicco dell’Unione Sovietica, servendo come leader del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1953 al 1964. Nato nel 1894 in una famiglia contadina nella Russia meridionale, Khrushchev lavorò come operaio metalmeccanico prima di unirsi al partito bolscevico nel 1918 durante la Guerra civile russa.
Durante gli anni ’30, Khrushchev salì rapidamente nei ranghi del partito, guadagnando la fiducia di personaggi di alto livello, inclusi Lavrentiy Beria e Stalin stesso. Fu nominato segretario del partito a Mosca e, successivamente, Primo Segretario del Partito Comunista di Ucraina. Durante la Seconda guerra mondiale, giocò un ruolo significativo nelle operazioni militari sovietiche come commissario politico, contribuendo alla battaglia di Stalingrado.
Dopo la morte di Stalin nel 1953, Khrushchev consolidò pian piano il potere. Il suo discorso segreto del 1956, in cui denunciò violentemente il culto della personalità e le brutalità di Stalin, inaugurò un periodo noto come “disgelo khruščëviano”. Durante il suo mandato, promosse riforme politiche ed economiche, cercando di allentare la censura e di migliorare i rapporti con l’Occidente. Tuttavia, la sua leadership fu segnata anche da eventi come la crisi dei missili di Cuba del 1962, che vide il mondo avvicinarsi alla guerra nucleare.
Khrushchev fu destituito dal potere nel 1964 da una congiura interna al partito, rappresentata da Leonid Brežnev e Alexei Kosygin. Trascorse il resto della sua vita in pensione, scrivendo le proprie memorie e restando lontano dalla scena pubblica fino alla sua morte nel 1971.
l “discorso della scarpa” di Nikita Khrushchev è uno degli episodi più famosi e controversi che coinvolgono il leader sovietico. Questo episodio si svolse nel 1960 durante una riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Durante un acceso dibattito su una risoluzione collegata alla decolonizzazione, Khrushchev, noto per il suo temperamento esplosivo, fu disturbato da un intervento critico nei confronti dell’Unione Sovietica.
Secondo il resoconto più discusso, Khrushchev avrebbe sfilato una delle sue scarpe e battuto vistosamente sul tavolo per esprimere il suo disappunto e attirare l’attenzione. Tuttavia, la verità dell’episodio è oggetto di dibattito storico, con diversi testimoni e foto che non confermano chiaramente l’evento. Alcune fonti suggeriscono che abbia semplicemente brandito la scarpa senza realmente colpirla sul tavolo.
Indipendentemente dall’esatta dinamica, l’episodio simboleggia l’approccio spesso teatrale e assertivo di Khrushchev negli affari internazionali, capace di generare grande attenzione mediatica e politica.