In occasione dello Shangri-La Dialogue, conferenza internazionale sulla sicurezza organizzata dall’International Institute for Strategic Studies di Singapore, il Presidente francese Emmanuel Macron ha approfittato del viaggio per fare visita ad alcuni Paesi del Sudest asiatico.
Lunedì 27 maggio, Macron si è incontrato con il segretario del Partito Comunista vietnamita To Lam, per discutere e siglare una serie di accordi con Hanoi. Il punto centrale del negoziato sarebbe stato l’acquisto di venti aerei Airbus per la compagnia VietJet, per un valore stimato di 7 miliardi di euro. In quella che è stata la prima visita di un presidente francese nella capitale vietnamita da oltre 10 anni, Macron ha cercato di rafforzare la partnership tra Francia e Vietnam, estendendola a settori strategici, quali energia, infrastrutture ferroviarie e tecnologia satellitare.
È davvero una nuova pagina quella che si sta scrivendo tra i nostri due Paesi. Una pagina ancora più ambiziosa delle relazioni tra il Vietnam e la Francia, tra l’ASEAN e l’Unione Europea”.
ha dichiarato il Presidente francese a margine dell’incontro.
La visita di Macron appare particolarmente tempestiva: sia Parigi che Hanoi sono infatti finite nel mirino del Presidente americano Trump, che ha minacciato l’imposizione di “dazi reciproci”, che fino al 50%. Il Vietnam, fortemente dipendente dall’esportazioni verso gli Stati Uniti, starebbe quindi valutando l’acquisto di aerei francesi per diversificare i propri fornitori.
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Il tour di Macron è proseguito in Indonesia, dove mercoledì 29 maggio ha incontrato il Presidente Prabowo Subianto, da lui definito come un “grande amico”. L’Indonesia è oggi uno dei clienti militari più importanti per Parigi, una cooperazione che si è intensificata dal 2019, anno in cui l’attuale presidente indonesiano era stato nominato ministro della Difesa.
Durante l’incontro, i due capi di stato hanno siglato un accordo militare per l’acquisto da parte indonesiana di 42 caccia Dassault Rafale e di due sottomarini Scorpene Evolved. Secondo l’Eliseo, gli accordi rappresentano anche nuove opportunità per il settore della difesa francese e contribuiranno a consolidare le già ottime relazioni tra i due Paesi.
Nel corso della conferenza stampa congiunta, Subianto ha definito la Francia uno dei partner strategici principali, in particolare nel settore della difesa. Recentemente, l’Indonesia è stata protagonista di un rapido processo di ammodernamento del proprio apparato militare, grazie all’acquisto di armamenti da Cina, Francia, Russia, Turchia e Stati Uniti.
L’ultima tappa del viaggio asiatico di Macron è stata proprio Singapore, dove il presidente francese ha partecipato allo Shangri-La Dialogue, conferenza asiatica in tema di sicurezza.
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Atterrato a Singapore il 29 maggio, Macron ha subito incontrato il neo-eletto Primo Ministro Lawrence Wong, con il quale ha finalizzato una serie di accordi di cooperazione in settori chiave, quali difesa, intelligenza artificiale e trasporti.
Durante la conferenza stampa congiunta, Macron ha ribadito l’importanza dell’Indo-Pacifico come area dove “c’è spazio per più di due superpotenze”, sottolineando la volontà della Francia di non voler dipendere da nessuna potenza egemone, ma di voler “cooperare per la crescita, la prosperità e la stabilità dei popoli”.
Macron è poi intervenuto durante l’apertura della conferenza, richiamando i Paesi asiatici a collaborare con i Paesi europei per evitare danni collaterali dalla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Il Presidente francese ha poi richiamato l’attenzione delle delegazioni asiatiche sull’importanza del sostegno politico e militare all’Ucraina. “
Se concediamo alla Russia di prendere parte del territorio dell’Ucraina senza alcuna restrizione e senza alcun reazione dell’ordine globale, come ci dovremmo comportare quando succedere a Taiwan? Cosa fareste se un giorno succedesse alle Filippine?
E. Macron
ha commentato Macron durante il discorso di apertura. Il Presidente francese non ha smentito una futura presenza della NATO nell’Indo-Pacifico, dal momento che il supporto nordcoreano all’industria bellica russa sta diventando un grosso problema per l’Europa.
Se la Cina non vuole che la NATO venga coinvolta nel Sudest asiatico, deve evitare che la Corea del Nord partecipi ad un conflitto sul suolo europeo.
ha concluso.