Le ultime elezioni in Egitto si sono tenute nel 2024, segnando un evento importante nel panorama politico del paese. Durante queste elezioni, i cittadini egiziani sono stati chiamati a votare per rinnovare il Parlamento e, in alcuni casi, anche per eleggere il Presidente, a seconda delle modalità di elezione previste.
Le autorità egiziane hanno promosso le elezioni come un passo avanti verso la stabilità democratica, sebbene siano state sollevate critiche riguardo alle condizioni di partecipazione, alla presenza di candidature indipendenti e alle libertà di stampa e di espressione durante la campagna elettorale.
Il partito governativo, sostenuto dal presidente Abdel Fattah al-Sisi, ha mantenuto un forte controllo sul processo elettorale, risultando in una vittoria significativa, ma spesso accompagnata da controversie circa la trasparenza e l’equità del voto.
L’affluenza elettorale è stata valutata come moderata, con molte preferenze espresse tramite sistemi di voto elettronico e sondaggi messi in atto per facilitare la partecipazione di tutti i cittadini.
Le elezioni rappresentano un momento chiave per comprendere le dinamiche politiche e sociali dell’Egitto contemporaneo, evidenziando le sfide e le opportunità di un processo democratico in un contesto di forte presenza autoritaria.
In Egitto, la scena politica è caratterizzata da un sistema dominato da pochi partiti e da un forte controllo da parte delle autorità, con il presidente Abdel Fattah al-Sisi che svolge un ruolo centrale.
Partiti politici in Egitto:
- Partito Patriottico (Al-Watan): Fondato nel 1990, è uno dei principali partiti di governo, schierato generalmente a destra e vicino alle politiche di Sisi.
- Partito Al-Nour: Partito islamista salafita, molto influente nelle prime fasi post-rivoluzione del 2011. Tuttavia, la sua influenza si è diminuita nel tempo.
- Partito Federale Egiziano: Parte della coalizione di governo, sostenitore delle politiche di stabilità e sicurezza.
- Partiti di opposizione: La maggior parte ha un ruolo molto limitato; alcuni sono stati molto marginalizzati o sono stati sciolti o costretti in clandestinità, rendendo il panorama politico egiziano abbastanza controllato.
Ruolo di Abdel Fattah al-Sisi:
- Presidente dal 2014: Sisi è diventato presidente dopo aver guidato il colpo di stato nel 2013 contro il presidente Mohamed Morsi, espressione dei Fratelli Musulmani.
- Leadership forte e autoritaria: Il suo governo ha rafforzato il controllo sui media, limitato le libertà civili e represso le opposizioni politiche. La sua amministrazione si presenta come promotrice di stabilità e sviluppo economico, spesso alla luce di critiche per il mancato rispetto dei diritti umani.
- Rielezione: È stato rieletto nel 2018, vincendo largamente le elezioni. La sua figura rappresenta una leadership forte che mira a consolidare il potere e a mantenere l’ordine in un contesto di sfide economiche e sociali.
- Politiche: Sisi ha promosso grandi progetti infrastrutturali, come la nuova città di Neom e il Canale di Suez ampliato, ma ha anche affrontato critiche per il suo approccio autoritario e le restrizioni politiche.
In sintesi, la politica egiziana sotto Sisi è caratterizzata da un sistema di partiti controllato e da un leader che concentra il potere, cercando di bilanciare stabilità con repressione, mentre la scena politica di opposizione rimane limitata.