domenica, Giugno 29

World & Politics

Recep Tayyip Erdoğan, nato a Istanbul nel 1954, è una delle figure più influenti e controverse della politica turca moderna. Dopo essere diventato sindaco di Istanbul nel 1994, ha fondato il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP) nel 2001, che ha vinto le elezioni del 2002 portandolo alla carica di Primo Ministro nel 2003. Durante la sua leadership, la Turchia ha vissuto una significativa crescita economica, ma anche crescenti preoccupazioni riguardo ai diritti umani e alla libertà di stampa. Divenuto presidente nel 2014, Erdoğan ha ampliato i poteri presidenziali e governato il paese attraverso riforme costituzionali che hanno portato a un sistema presidenziale. La sua amministrazione è segnata da un mix di sviluppo economico e critiche per un crescente autoritarismo.

Il vertice della NATO tenutosi all’Aia ha rappresentato uno degli eventi di massima importanza internazionale, attirando l’attenzione non solo per le discussioni strategiche, ma anche per le eccezionali misure di sicurezza messe in campo. La città olandese ha infatti messo in atto un’imponente operazione militare e di polizia denominata “Orange Shield” per garantire la protezione di capi di stato, di governo e delle loro delegazioni durante i due giorni di incontri.

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Taiwan ha celebrato per la prima volta l’80º anniversario della Vittoria in Europa, evidenziando le minacce simili provenienti dalla Cina e promuovendo legami diplomatici con altre democrazie, nonostante la mancanza di relazioni formali a causa dell’influenza di Pechino. In questo contesto, l’ex presidente Tsai Ing-wen e il ministro degli Affari Esteri Lin Chia-lung sono impegnati in visite ufficiali rispettivamente in Europa e negli Stati Uniti.

I conflitti in Africa sono spesso il risultato di confini coloniali artificiali, ricchezze naturali contese, governance instabile e influenza esterna. Recenti sviluppi nei conflitti includono l’attività jihadista nel Sahel, la crisi umanitaria nel Tigray, e le insurrezioni in Mozambico. La risoluzione richiede un approccio integrato che coinvolga attori locali e internazionali per promuovere la pace e lo sviluppo sostenibile.

Le Alture del Golan, una regione montuosa situata al confine tra Israele e Siria, sono da decenni al centro di contese politiche e militari. Acquisite da Israele durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967, queste alture non solo offrono un vantaggio strategico per il controllo della zona, ma sono anche una fonte essenziale di risorse idriche e agriculturali. Questo articolo esplora l’importanza storica e strategica del Golan, mettendo in luce le motivazioni alla base delle tensioni persistenti tra le due nazioni.