Il 24 e il 25 giugno si è tenuto il vertice NATO dei Paesi dell’Alleanza Atlantica presso L’Aia, nei Paesi Bassi. Al summit hanno partecipato tutti i leader europei e occidentali. Nonostante l’invito rivolto ai leader di Giappone, Corea del Sud e Australia, questi hanno deciso di non partecipare all’incontro.
L’assenza del Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba è significativa delle relazioni attualmente fragili tra Tokyo e Washington, in particolare dopo i dazi imposti dall’amministrazione Trump e i commenti del presidente americano sull’alleanza militare dei due Paesi. Inoltre, Ishiba aveva recentemente criticato Washington per gli attacchi ai siti nucleari iraniani.
Secondo alcuni analisti, la mancata partecipazione di Ishiba riflette anche il tentativo del Giappone di evitare che le dispute commerciali con Washington si intrecciassero con le pressioni della Casa Bianca per un aumento della spesa militare, tema su cui la politica e società giapponese restano ampiamente divise. Nei giorni scorsi, infatti, Trump avrebbe richiesto a Ishiba di destinare al budget per la difesa il 5% del PIL, superando la precedente richiesta che si fermava al 3%.
Secondo The Asahi Shinbun, Ishiba avrebbe dovuto partecipare al summit inizialmente, ma avrebbe cancellato il viaggio all’ultimo a causa dell’impossibilità di ottenere un incontro bilaterale con il Presidente Trump.
Il governo giapponese è stato comunque rappresentato dal Ministro degli Esteri Takeshi Iwaya.
Come Ishiba, anche il Primo Ministro australiano Anthony Albanese ha disertato l’incontro, ritenendo dal momento che era impossibile organizzare un incontro bilaterale con il Presidente Trump. La presenza dell’Australia al vertice NATO era principalmente dovuta alle consultazioni che il Primo Ministro avrebbe dovuto avere con i corrispettivi di Regno Unito e Stati Uniti, per ridefinire gli accordi dell’AUKUS, patto di sicurezza trilaterale, che prevede la costruzione di sottomarini a propulsione nucleare.
Un altro leader che ha deciso di non partecipare al vertice NATO è il neo-eletto Presidente della Corea del Sud, Lee Jae Myung. Al suo posto, la Corea del Sud è stata rappresentata dal Consigliere della Sicurezza Nazionale Wi Sung-lac. Lee Jae Myung ha declinato l’invito perché preoccupato per le ripercussioni economiche che i recenti scontri in Medio Oriente avrebbero potuto avere sul Paese.
Dopo che i leader di Giappone, Corea e Australia hanno comunicato la loro assenza, anche il Presidente americano Donald Trump ha confermato che non avrebbe preso parte alla riunione dell’IP4, il summit che riunisce i quattro partner principali della NATO nella regione dell’Indo-Pacifico (Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone).
La mancata partecipazione al vertice NATO dei leader della regione indo-pacifica evidenzia le incertezze che attraversano oggi le relazioni tra gli alleati tradizionali degli Stati Uniti e Washington. La difficoltà a conciliare le priorità strategiche della Casa Bianca con le esigenze politiche ed economiche di Tokyo, Seul e Canberra rischia di indebolire il fronte regionale. L’assenza di interlocutori chiave dall’Asia fa emergere le difficoltà dell’Alleanza, che si ritrova a dover ridefinire una visione condivisa per la sicurezza collettiva in un contesto internazionale sempre più instabile e complesso.