Il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, terrà colloqui cruciali alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, mercoledì. Quest’incontro ad alto rischio potrebbe migliorare o deteriorare le già fredde relazioni tra le nazioni. Ramaphosa spera che la visita possa porre fine a una disputa diplomatica che ha portato a cancellazioni di aiuti da parte di Trump e all’espulsione dell’ambasciatore sudafricano negli Stati Uniti. Tuttavia, alcuni temono che il meeting possa andare storto, come accaduto per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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C’è anche il timore che il paese africano possa perdere alcuni privilegi commerciali statunitensi. La visita di Ramaphosa avviene poco dopo l’arrivo di 59 sudafricani bianchi negli Stati Uniti, ai quali è stato concesso lo status di rifugiati. Trump e il suo alleato Elon Musk, originario del paese, affermano che i sudafricani sono perseguitati in patria.
Il Segretario di Stato Marco Rubio ha detto che è nell’interesse nazionale statunitense dare priorità al reinsediamento dei sudafricani bianchi, sostenendo che sono un “piccolo sottoinsieme” più facile da verificare. Rubio non ha escluso che la loro razza sia un fattore, ma ha sostenuto che sono “perseguitati” in quanto bianchi.