Le Forze Armate Indiane costituiscono uno dei più vasti e complessi sistemi di difesa a livello globale, articolato su tre rami principali: Esercito, Marina e Aeronautica. La loro organizzazione è guidata da un complesso sistema di comandi, con responsabilità che vanno dalla difesa territoriale alle operazioni di peacekeeping, integrando tecnologie avanzate e strategia moderna.
L’Esercito indiano contiene circa 1.4 milioni di personale attivo e riserva ed è strutturato su diverse Forze Armate Indiane specializzate: le Crociere, le Divisioni di Fanteria, i Corpi di Artiglieria, le forze di montagna e le forze speciali come il Para SF e l’Assam Rifles. È organizzato in sei comandi regionali (Northern, Western, Southern, Eastern, Central, South Western), con un sistema di comando centralizzato sotto il Chief of Army Staff (COAS), attualmente Generale Manoj Pande. Le principali capacità dell’Esercito includono l’utilizzo di tecnologie avanzate come i veicoli blindati T-90 Bhishma, i sistemi di difesa a lunga gittata come i missili superficie-aria Akash, e sofisticati sistemi elettronici di guerra. È inoltre dotato di capacità di operare in aree di frontiera come Ladakh e Punjab, con specifiche abilità di guerra di alta quota e montagna. L’Esercito integra sistemi di comando e controllo avanzati, tra cui l’uso di intelligenza artificiale per la pianificazione e il monitoraggio delle forze.
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La Marina Indiana possiede circa 67.000 personale e si compone di tre flotte principali ciascuna con compiti specifici, ovvero quella Atlantica, Pacifica e della Guardia Costiera. La Marina è dotata di unità navali avanzate, tra cui fregate Scorpène, sottomarini classe Akula e il sottomarino a propulsione nucleare INS Arihant. Dispone di sistemi di propulsione sofisticati, sonar e radar di ultima generazione, oltre a missili anti-nave e anti-sottomarino come il Kalvari. La sua capacità operativa comprende attività di deterrenza strategica, proiezione di forza e partecipazione a missioni multilaterali di sicurezza marittima, con un comando che si affida al Chief of Naval Staff per coordinare tali operazioni.
L’Aeronautica Indiana, con circa 140.000 personale, possiede una delle flotte più moderne tra gli eserciti aeronautici mondiali. Tra i principali asset vi sono i caccia multiruolo come il Tejas, lo Su-30MKI e il Rafale Dassault, oltre a sistemi radar AESA e droni come il Heron TP per operazioni di ricognizione a lungo raggio. Dispone di sistemi di guerra elettronica avanzata e mantiene operazioni di difesa dello spazio aereo, pattugliamenti di sovranità e missioni di attacco strategico. La struttura organizzativa si basa su quattro comandamenti principali: Western, Eastern, Training e Maintenance, ognuno responsabile di specifiche funzioni e comparti.
La leadership strategica e tecnica delle Forze Armate Indiane viene supportata anche da enti di ricerca e sviluppo come la Defence Research and Development Organisation (DRDO), che sviluppa sistemi missilistici a lungo raggio come i vettori Prithvi e Agni, oltre a sistemi di difesa missilistica e satellite. Dal 2020, il ruolo di coordinamento tra le tre forze è affidato al Capo di Stato Maggiore della Difesa (CDS), che ha il compito di ottimizzare le risposte alle minacce ibride e cibernetiche. Le priorità future includono la modernizzazione tecnologica attraverso l’acquisizione di sistemi ipersonici, veicoli autonomi e reti di guerra cibernetica, rafforzando le capacità di deterrenza strategica mediante diffusione di missili come l’Agni-P. La cooperazione internazionale con Stati Uniti, Russia, Francia e Israele continua a essere un elemento chiave per lo sviluppo tecnologico e la formazione.
Le Forze Armate Indiane rappresentano quindi un complesso sistema altamente tecnologico, in costante evoluzione, che ha come obiettivo primario la salvaguardia della sovranità nazionale in un contesto geopolitico in rapido cambiamento.