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Le elezioni recenti in Gibuti, tenutesi nel 2023, hanno visto un processo elettorale che ha confermato il continuo consolidamento del potere del presidente Ismaël Omar Guelleh, che è al governo dal 1999. Le accuse di limitata libertà di stampa, pressione sugli oppositori e alcune contestazioni sono state sollevate, riflettendo le sfide condivise da molti paesi africani in termini di democrazia e trasparenza elettorale.
In Egitto, la scena politica è dominata da pochi partiti controllati dal governo, con il Partito Patriottico al centro del potere. Abdel Fattah al-Sisi, presidente dal 2014, esercita un ruolo centrale, consolidando il suo controllo attraverso politiche autoritarie e progetti di sviluppo. Nonostante le elezioni ufficiali, il sistema rimane fortemente limitato nella partecipazione e nelle libertà civili, rendendo il panorama politico egiziano caratterizzato da stabilità autoritaria.
In Egitto, la scena politica è dominata da pochi partiti controllati dal governo, con il Partito Patriottico al centro del potere. Abdel Fattah al-Sisi, presidente dal 2014, esercita un ruolo centrale, consolidando il suo controllo attraverso politiche autoritarie e progetti di sviluppo. Nonostante le elezioni ufficiali, il sistema rimane fortemente limitato nella partecipazione e nelle libertà civili, rendendo il panorama politico egiziano caratterizzato da stabilità autoritaria.
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Muammar Gheddafi fu una figura determinante nella storia della Libia, governando il paese dal 1969 fino alla sua morte nel 2011. Salito al potere attraverso un colpo di stato militare, instaurò un regime basato su una forma di socialismo arabo che chiamò “Jamahiriya”. Durante il suo governo, Gheddafi attuò politiche che portarono alla modernizzazione della Libia, ma il suo sostegno a vari movimenti radicali gli causò isolamento internazionale. La sua leadership terminò durante la Primavera Araba, culminando nella sua deposizione e morte. La sua eredità resta divisiva, oscillando tra il miglioramento sociale e l’oppressione politica.
Amadou Toumani Touré, noto per il suo ruolo nel promuovere la democrazia in Mali, ha guidato il colpo di Stato del 1991 che rovesciò il regime autoritario di Moussa Traoré, facilitando la transizione verso un governo democratico. Eletto presidente nel 2002, si trovò ad affrontare sfide significative, inclusa la ribellione tuareg. Nel 2012, fu deposto da un colpo di Stato militare, causato dal malcontento riguardante la gestione della sicurezza nel nord del paese. Dopo l’esilio, Touré tornò in Mali nel 2019, ma la sua eredità è segnata sia dai successi democratici che dalle crisi politiche successive.
Le elezioni in Algeria rappresentano un momento cruciale non solo per il paese, ma per l’intero panorama politico africano. Con una storia ricca di leadership di rilievo e un ruolo strategico nel continente, l’Algeria si prepara a scegliere i suoi nuovi dirigenti. Tra le pressanti sfide economiche e sociali, il popolo algerino guarda alle elezioni come un’opportunità per realizzare il cambiamento e garantire stabilità e progresso. Dal lascito di figure storiche come Abdelaziz Bouteflika, il percorso politico algerino continua a intrecciarsi con quello di un’Africa in evoluzione.