Negli ultimi anni, l’Europa ha fatto passi importanti verso un rafforzamento della propria capacità di difesa. I dati mostrano come, tra il 2014 e il 2024, la spesa militare dei paesi europei della NATO sia aumentata significativamente, passando dall’1,5% al 2,2% del PIL. Nonostante ancora distanze rispetto al 3,4% degli Stati Uniti, alcuni paesi, come Estonia e Polonia, hanno già superato Washington in termini di percentuale di spesa dedicata alla difesa.
Questi segnali indicano come l’Europa stia progressivamente investendo di più per la propria sicurezza, un trend motivato dalla crescente consapevolezza dei rischi rappresentati dalla Russia e dalla minaccia di aggressioni esterne. Tuttavia, nonostante questa evoluzione positiva, l’indipendenza crescente degli alleati europei rischia di cambiare profondamente il volto della NATO e, di conseguenza, dell’ordine mondiale. Washington dovrà conquistarsi la fiducia e la collaborazione dell’Europa.
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Per decenni, gli Stati Uniti hanno assunto il ruolo di principale protettore dell’Europa, investendo enormi risorse militari e finanziarie nel mantenimento della sicurezza continentale. Questo ha comportato un sistema di basi e accordi che permettono all’America di operare ovunque nel mondo, dal Medio Oriente all’Asia, garantendo un predominio strategico che ha favorito sia Washington sia i suoi alleati europei e si è fatto spesso garante.
Ma ora, con l’aumento delle spese e della capacità di difesa, l’Europa sta mettendo i piedi su nuovi terreni. La quota di PIL mondiale rappresentata dagli Stati Uniti (14,8%) è superiore a quella di tutto il continente europeo (17,5%), tecnologia al supporto delle forze militari statunitensi che continuano a operare nel globo. Una situazione che potrebbe ridurre la dipendenza della NATO dagli americani, portando a un maggior protagonismo europeo e a una possibile riduzione della collaborazione storica.
Un processo che comporta rischi e opportunità. Da un lato, un’Europa più forte potrebbe contribuire a un sistema di sicurezza più equilibrato e sostenibile nel lungo termine. Dall’altro, una crescente autonomia potrebbe mutare il rapporto tra gli alleati, riducendo il ruolo di Washington e complicando la gestione di crisi internazionali.
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L’Europa si trova così di fronte a una scelta strategica: continuare a rafforzare la propria difesa e accettare il nuovo equilibrio di potere, o rischiare di indebolire l’alleanza e perdere di vista il ruolo di guida globale sotto l’egida americana. La strada che deciderà di intraprendere avrà ripercussioni profonde sul futuro dell’ordine mondiale e sulla sicurezza dei cittadini europei e americani.