Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) è un’organizzazione politica e militare kurda fondata nel 1978 in Turchia. La sua storia è intrecciata con le aspirazioni dei popoli kurdi di ottenere maggiori diritti, autonomia e, in alcuni casi, indipendenza nei paesi in cui vivono, principalmente in Turchia, Iraq, Siria e Iran.
Il PKK è stato creato come una risposta alle repressioni e alle discriminazioni contro i kurdi in Turchia. La sua ideologia si basa sulla lotta per l’autodeterminazione del popolo kurdo, con un forte orientamento marxista-leninista nelle sue prime fasi. Nel tempo, la sua struttura si è evoluta, focalizzandosi più sulla difesa dei diritti civili e culturali dei curdi, pur mantenendo una posizione militare e politica di resistenza.
Le Strategie e le Azioni
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan ha adottato principalmente una strategia di guerriglia contro le forze turche, conducendo numerose operazioni armate e attacchi nel corso degli anni. Questo ha portato a un conflitto lungo e complesso, che ha causato numerose vittime tra civili, militari e combattenti di entrambe le parti.
Devlet Bahçeli, leader del Partito del Movimento Nazionalista (MHP), osservatorio di estrema destra e alleato chiave del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, ha suggerito martedì che Abdullah Ocalan, il leader separista kurdo imprigionato, potrebbe essere rilasciato in libertà condizionale e autorizzato a parlare di fronte al parlamento turco, a condizione che lui e il suo Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) depongano le armi.
Il PKK ha iniziato il suo conflitto armato contro Ankara 40 anni fa, con l’obiettivo di creare uno stato kurdo autonomo. Da allora, il conflitto ha causato più di 40.000 vittime. Nonostante la Turchia abbia avviato negoziati di pace con il PKK nel 2012, un cessate il fuoco tra le parti si è interrotto nel 2015, scatenando un ritorno sanguinoso al conflitto.
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Il PKK è stato designato come organizzazione terroristica da Turchia, Stati Uniti e Unione Europea; Ocalan, arrestato in Kenya, sta scontando una condanna all’ergastolo sull’isola di Imrali, vicino a Istanbul, dal 1999. Paesi di tutto il mondo, e in particolare in Europa, hanno spesso visto proteste che chiedono la liberazione di Ocalan sin dal suo arresto.
La presenza del PKK e le sue azioni sono state oggetto di ampio dibattito internazionale. La Turchia classifica il Partito dei Lavoratori del Kurdistan come organizzazione ostile, sostenendo che le sue attività rappresentino una minaccia alla sicurezza nazionale. Al contrario, alcuni sostenitori curdi e organizzazioni internazionali considerano il PKK come un movimento di resistenza legittimo contro le discriminazioni e le oppressioni. Il conflitto ha avuto conseguenze devastanti per le comunità kurde e turche, contribuendo a instabilità regionale e a crisi umanitarie in aree come il nord-Iraq e il nord-est della Siria, dove ha un ruolo di rilievo attraverso le sue alleanze e influenze. Negli ultimi anni, ci sono stati tentativi di negoziato tra il governo turco e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, ma il conflitto non si è completamente risolto. Le tensioni persistono, e le questioni legate ai diritti civili dei kurdi rimangono ancora irrisolte in molte regioni.