Autore: Alberto Salandin
Nato a Genova, sono laureato in Lettere con indirizzo in geografia umana presso l'Università Statale di Milano. Mi occupo per passione di geopolitica, storia e relazioni internazionali.
La Guerra dei 12 Giorni rappresenta uno degli conflitti più sorprendenti e intensi degli ultimi decenni, durato appena due settimane ma con ripercussioni durature. Questo scontro, avvenuto tra i principali attori internazionali, ha messo in luce le tensioni geopolitiche e le strategie militari adottate in uno scenario di crisi. In questo articolo, analizzeremo le cause che hanno portato allo scoppio del conflitto, gli eventi chiave che si sono svolti durante i dodici giorni e le conseguenze che hanno influenzato la stabilità regionale e globale.
Con la recente attivazione dell’Operazione Rising Lion, Israele ha deciso di rompere gli indugi e affrontare direttamente la Repubblica islamica dell’Iran. In un contesto regionale segnato dalla caduta del regime alawita in Siria e dalle difficoltà incontrate dagli alleati iraniani come Hamas, Hezbollah e le forze Huthi, Israele vede un’opportunità unica. Il piano, ambizioso e rischioso, si prefigge di arrestare il progresso del programma nucleare iraniano e possibilmente innescare un cambiamento politico a Teheran. Questa situazione complessa riscrive le regole del gioco geopolitico nel Medio Oriente, con potenziali implicazioni a lungo termine per la stabilità della regione.
La regione di Palestina e Israele si trova da decenni al centro di uno dei conflitti più complessi e duraturi del mondo. Questo scontro, segnato da tensioni, guerre e negoziati infruttuosi, ha profonde radici storiche, religiose e politiche che continuano a influenzare la vita di milioni di persone. In questo articolo, esploreremo le origini, gli sviluppi e le implicazioni di questo lungo e difficile periodo di tensioni, cercando di offrire una panoramica chiara e approfondita di una delle crisi più calde del nostro tempo.
L’America, intesa come gli Stati Uniti, ha storicamente mantenuto un ruolo di primo piano negli affari globali grazie alla sua influenza economica, militare e culturale. Questa posizione globale è stata sostenuta dalla sua partecipazione attiva in organizzazioni internazionali, relazioni diplomatiche e impatti significativi nel commercio mondiale.