Durante il 46° vertice dell’Asean, tenutosi presso il Kuala Lumpur Convention Centre, il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha celebrato la dichiarazione ufficiale “Asean 2045: il nostro futuro condiviso”, definendola un punto di svolta nel percorso di integrazione e sviluppo del Sud-est asiatico. Con entusiasmo, Anwar ha sottolineato come questa proposta rappresenti un passo fondamentale nel rafforzare il ruolo della regione sulla scena globale, puntando a un futuro che sia sostenibile, inclusivo e centrato sul benessere delle persone.
La dichiarazione, firmata dai leader di tutti i dieci Paesi membri dell’Asean, tra cui il Myanmar rappresentato dal segretario permanente del ministero degli Esteri, Aung Kyaw Moe, e il timorense Xanana Gusmão, in veste di osservatore, traccia una roadmap di lungo termine per lo sviluppo del blocco regionale. Questo documento si propone di consolidare le iniziative già avviate con il progetto “Asean 2025”, ampliando le ambizioni con obiettivi audaci da raggiungere nei prossimi decenni.
Tra i principali obiettivi figurano la creazione di maggiori opportunità di lavoro e mobilità dei lavoratori, lo sviluppo di un ecosistema digitale avanzato, la promozione delle economie verde e blu, e la realizzazione di infrastrutture digitali affidabili e sicure. Sono inoltre previsti sforzi concreti per migliorare la connettività intra-regionale, semplificare le attività commerciali transfrontaliere, promuovere l’uso delle valute locali e rafforzare i sistemi sanitari. Tali iniziative mirano a favorire una crescita sostenibile e resiliente, capace di adattarsi alle sfide globali emergenti.
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Ma l’ambizione di “Asean 2045” va oltre lo sviluppo interno: il documento mira anche a posizionare la regione come una voce credibile e influente su questioni di cruciale importanza mondiale, come il cambiamento climatico, la governance economica e le minacce alla sicurezza non convenzionale. In questo contesto, si rafforza il ruolo della Segreteria dell’Asean, incaricata di coordinare l’implementazione delle iniziative, con rapporti annuali che garantiranno trasparenza e responsabilità lungo il percorso verso il 2045.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alla crisi in Myanmar. I leader dell’Asean hanno esortato tutte le parti coinvolte a prolungare e rispettare le tregue temporanee, spesso violate, per favorire un dialogo inclusivo e costruttivo.
“Abbiamo incoraggiato tutti gli attori rilevanti in Myanmar a costruire fiducia, per poter avviare un dialogo nazionale sostenibile e trovare una soluzione pacifica duratura”
SUMMIT ASEAN 2025
si legge nel comunicato ufficiale dell’organizzazione.
Non meno importante, il vertice ha affrontato la delicata questione dei dazi doganali temuti dagli Stati Uniti, che rischiano di penalizzare l’economia dei Paesi del Sud-est asiatico. Anwar Ibrahim ha annunciato di aver scritto al presidente Trump per chiedere un incontro tra l’amministrazione statunitense e l’Asean, auspicando un dialogo che possa promuovere una crescita più equa e sostenibile della regione, e rafforzare la resilienza economica condivisa.
Nel frattempo, Kuala Lumpur ospita anche un vertice trilaterale che coinvolge, oltre all’Asean, il Consiglio dei Paesi del Golfo (Gcc) e la Cina. Con un PIL complessivo che supera i 3.800 miliardi di dollari, la Cina rappresenta il principale partner commerciale dei 10 Paesi del Sud-est asiatico, che guardano ai Paesi del Golfo come a un potenziale motore di investimenti sostenibili, infrastrutture innovative e collaborazione nell’economia digitale.
In conclusione, il vertice di Kuala Lumpur segna un passo importante verso un futuro condiviso, dove l’Asean si impegna a rafforzare la propria identità, promuovere lo sviluppo sostenibile e collaborare con attori strategici a livello globale, in un’ottica di crescita equilibrata e resiliente.