L’SBU (Služba bezpeky Ukraïny), il Servizio di sicurezza ucraino ha annunciato, il 9 maggio, di aver proceduto con l’arresto di due uomini, entrambi ex militari dell’esercito di Kiev, nella regione della Transcarpazia. L’accusa è quella di spionaggio a favore dell’intelligence ungherese. In particolare, i due uomini (trovati i possesso di apparecchiature per criptare le informazioni) sarebbero stati accusati di aver trasmesso, alle controparti magiare, informazioni assolutamente riservate: dalla difesa aerea dell’Ucraina alle altre capacità militari della Transcarpazia, passando per l’analisi socio-politica della popolazione locale. La Transcarpazia è, infatti, una regione occidentale dell’Ucraina confinante con l’Ungheria, dove è presente una numerosa comunità di lingua ed etnia ungherese, stimata intorno alle 80.000-100.000 persone (anche se l’ultimo censimento ucraino, risalente addirittura al 2001, ha registrato 151.533 ungheresi).
La risposta di Budapest non si è fatta attendere: il ministro degli Esteri ungherese, dopo aver accusato Kiev di propaganda anti-ungherese, ha dichiarato che due presunte spie che lavoravano sotto copertura diplomatica presso l’ambasciata ucraina a Budapest sono state espulse dall’Ungheria venerdì. A questa mossa, anche l’Ucraina ha espulso per ritorsione due diplomatici ungheresi.
Il fatto, di per sé gravissimo, rischia di esacerbare le relazioni tra Kiev e Budapest. L’Ungheria è sia membro della NATO, che dell’UE. Quindi, a regola, dovrebbe essere alleata dell’Ucraina e avere una linea di politica estera allineata con i partner dell’Unione. Tuttavia, le relazioni con Kiev si sono dimostrate tese, fin dallo scoppio della guerra nel 2022. Infatti, come noto, il primo ministro ungherese, Orbán, filo-putiniano, si è spesso mostrato scettico nei confronti degli aiuti militari occidentali all’Ucraina (arrivando anche a porre per lunghi periodi un veto all’invio di aiuti e alle sanzioni dell’Ue alla Russia, nonché incontrando il capo del Cremlino). Per quanto attiene la regione della Transcarpazia, Orbán aveva già denunciato Kiev per le sue pressioni sulla comunità ungherese affinché rinunciasse all’uso della lingua magiara e per l’incremento degli arruolamenti forzati nell’esercito ucraino della popolazione locale.