L’attuale situazione geopolitica del Messico è caratterizzata da sfide interne significative, tensioni crescenti con gli Stati Uniti e da importanti ambizioni economiche. In questo articolo cercheremo di focalizzarci soprattutto sui rapporti diplomatici tra il Messico e gli Stati Uniti, sulla politica interna e di sicurezza del governo messicano della Presidente Claudia Sheinbaum facendo anche alcuni accenni alla storia messicana.
La politica interna e di sicurezza messicana
Il governo messicano della Presidente Sheinbaum ha recentemente presentato il “Piano Messico”, una strategia che ha l’obiettivo di posizionare il Paese tra le prime dieci economie al mondo entro il 2030. Il piano prevede investimenti per 277 miliardi di dollari in settori strategici come l’industria automobilistica, farmaceutica e l’elettromobilità, con l’obiettivo di creare 1,5 milioni posti di lavoro e ridurre la povertà. Ad oggi la più grande preoccupazione del governo messicano resta la violenza legata ai cartelli della droga: basti pensare che nel solo 2024 i dislocamenti forzati a causa della violenza sono raddoppiati, raggiungendo le 26.000 persone.
Le relazioni con gli Stati Uniti
Dal ritorno alla Casa Bianca del Presidente Donald Trump le relazioni diplomatiche con il Messico sono state sin da subito molto complicate. Nel febbraio del 2025 il Presidente Trump ha imposto dazi del 25% su tutte le importazioni dal Messico, suscitando preoccupazioni a livello economico. In risposta il Messico ha annunciato misure di ritorsione, ma successivamente i dazi sono stati sospesi per un mese dopo un accordo che prevedeva l’invio di 10.000 soldati della Guardia Nazionale messicana al confine con gli Stati Uniti. Storicamente le relazioni tra queste due Nazioni sono state sempre complesse e segnate da guerre, trattati e periodi di cooperazione. Nel 1819, gli Stati Uniti e la Spagna (all’epoca potenza coloniale del Messico) firmarono il Trattato Adams-Onís, che stabiliva i confini tra le due Nazioni e risolveva le dispute territoriali. Questo trattato fu fondamentale per definire i confini del Messico dopo la sua indipendenza nel 1821.
La guerra più importante tra Messico e Stati Uniti fu la guerra Messico-Statunitense del 1846-1848, che scoppiò a causa dell’annessione del Texas da parte degli Stati Uniti nel 1845, territorio che il Messico considerava ancora suo. Il conflitto si concluse con la firma del Trattato di Guadalupe Hidalgo del 1848 con cui il Messico cedette agli Stati Uniti alcuni territori che comprendevano la California, il Nevada, l’Arizona, il New Mexico e alcune parti del Colorado e del Wyoming, in cambio di 15 milioni di dollari e l’assunzione di debiti verso i cittadini statunitensi.
La situazione geopolitica del Messico
Il Messico di oggi si trova in una situazione geopolitica complessa, fungendo da ponte tra Oriente ed Occidente. La sfida geopolitica più importante è legata alle sue relazioni con gli Stati Uniti, ma anche alla crescente influenza cinese e alle sfide interne legate alla sicurezza e all’economia che pongono interrogativi sul suo futuro nell’arena della politica internazionale. Il Messico sta cercando di mantenere una relazione solida con gli Stati Uniti, ben consapevole di dover diversificare le sue alleanze per potersi garantire sicurezza politica ed economica a lungo termine. Questo approccio “funambolico” riflette la volontà messicana di navigare tra le pressioni delle grandi potenze, cercando di massimizzare i benefici per il proprio sviluppo nazionale. L’attuale posizione geopolitica del Messico è definita da una precisa strategia di bilanciamento tra alleanze tradizionali e nuove opportunità, con l’obiettivo di affermarsi come attore globale indipendente e competitivo.