L’asse Tel Aviv-Washington continua ad utilizzare la fama come arma di guerra a Gaza. Le guardie private americane e i soldati israeliani, infatti, “aprono di routine il fuoco sui civili palestinesi in cerca di cibo”. E’ la supplica disperata di circa 130 fra ONG e associazioni umanitarie, fra le quali spiccano i nomi di alcune delle associazioni per la tutela dei diritti umani più autorevoli al mondo. Come Save the Children, Amnesty International e l’ONU stessa: che all’unisono invocano lo scioglimento della GHF.
Ovvero la Gaza Humanitarian Foundation, l’azienda privata di distribuzione di generi alimentari (controllata direttamente da Tel Aviv e Washington) nella Striscia di Gaza che ha sostituito l’UNRWA: messa al bando dopo l’infondata accusa di essere collusa con Hamas. Mentre persistono i dubbi sul modus operandi dell’organizzazione, alla luce anche delle dimissioni dell’ex coordinatore Jake Wood, i report indipendenti stimano circa 500 morti e oltre 4000 feriti da quando la GHF opera nella Striscia di Gaza.
La rivelazione shock di due contractors americani all’AP
Mentre Israele continua a negare che i suoi soldati sparino intenzionalmente contro i civili, un’inchiesta patrocinata dall’Associated Press porterebbe alla luce ulteriore conferme. Non sarebbero soltanto i membri dell’IDF a sparare sui civili in fila per i viveri, infatti, ma anche i mercenari americani che gli USA hanno assoldato per presidiare la Striscia di Gaza assieme all’esercito israeliano. E’ la rivelazione di due presunti contractors, che hanno preferito restare anonimi in quanto tutt’ora operanti nella Striscia di Gaza.
Le fonti dell’AP hanno dichiarato di sentirsi “disturbati” dalle pratiche “pericolose e irresponsabili” dei loro colleghi e che questo li ha spinti a riferire tutto ai media.
“Sembrano avere la licenza di fare ciò che vogliono” ha aggiunto uno dei mercenari. “Sparano a terra, in aria e spesso direttamente contro i civili”. I contractors hanno poi aggiunto:
I nostri colleghi utilizzano munizioni vere, granate stordenti e spray al peperoncino contro la folla. Fanno molto male a persone innocenti e senza motivo, è terribile.
I due mercenari hanno confermato che “i soldati aprono di routine il fuoco sui civili palestinesi”, come riportato dalle organizzazioni indipendenti. Sono stati poi diffusi dei video, in cui è possibile udire nitidamente rumore di proiettili vaganti, dello scoppio di granate e della diffusione di spray urticante nell’etere. Oltre al dialogo, in lingua inglese, fra due soldati, che si interrogano sulle tecniche da adottare per disperdere la folla e si incoraggiano a vicenda sull’uso delle armi da fuoco contro i civili.
I palestinesi richiedenti cibo, inoltre, verrebbero schedati (in quanto considerati “sospetti”) e i loro dati personali condivisi con il governo israeliano. Probabilmente è per questa ragione che Tel Aviv (che almeno dal Dicembre 2023 lavora ad un piano per monopolizzare la distribuzione dei viveri nella Striscia di Gaza, come riportato dal New York Times) ha voluto togliere ad Hamas il controllo degli aiuti umanitari. Una confessione che corrobora la tesi secondo la quale il cibo sarebbe soltanto un’esca per attrarre i palestinesi in trappola, uccidendone il più possibile ma con il minor uso possibile di munizioni.