Lo Stretto di Hormuz, stretto di mare che collega il Golfo Persico al Golfo di Oman, rappresenta uno dei passaggi marittimi più strategici e delicati al mondo. La sua storia e il suo ruolo geopolitico sono strettamente legati alla geografia, alla politica e all’economia della regione mediorientale e globale.
Una breve storia dello Stretto di Hormuz
L’origine del nome “Hormuz” si fa risalire all’antico regno di Hormuz, un importante centro commerciale e politico che si sviluppò in questa regione già nel I millennio a.C. L’area era conosciuta fin dall’antichità per essere un crocevia tra diverse civiltà, grazie alla sua posizione strategica tra il Golfo Persico e l’Oceano Indiano.
Nel corso dei secoli, lo stretto è passato sotto il controllo di diverse potenze, tra cui i Persiani, i Portoghesi, gli Irani e gli Britannici. Durante il periodo coloniale, il controllo di questa via marittima era fondamentale per l’accesso alle rotte commerciali verso l’Asia. Nel 16° secolo, i Portoghesi occuparono Ormuz, un’isola strategica al centro dello stretto, per assicurarsi il controllo sulle rotte commerciali delle spezie.
Nel XX secolo, con il declino delle potenze coloniali europee e l’emergere di nuovi attori internazionali, l’area rimase di estrema importanza geopolitica, specialmente con la scoperta di grandi giacimenti di petrolio nel Golfo Persico.
L’importanza geopolitica contemporanea
Oggi, lo Stretto di Hormuz riveste un ruolo assolutamente centrale nell’economia mondiale. Circa il 20-25% del petrolio globale, equivalenti a circa 20 milioni di barili al giorno, transita attraverso questa strettoia, rendendolo un passaggio vitale per i mercati energetici mondiali.
Tale importanza ha fatto sì che lo stretto fosse spesso teatro di tensioni e conflitti. Iran, che ha la sua costa di fronte allo stretto, rivendica sovranità sulla zona e ha minacciato, in passato, di chiudere lo stretto in risposta alle sanzioni internazionali o alle pressioni di Stati esteri. Stati Uniti e altri paesi occidentali hanno adottato strategie diverse, come operazioni navali congiunte, per garantire la libertà di navigazione e prevenire blocchi o attacchi che potrebbero destabilizzare il mercato energetico mondiale.
Inoltre, lo stretto rappresenta un punto di frizione tra Iran e le potenze occidentali, che spesso criticano le sue ambizioni di controllo e le tensioni nella regione del Medio Oriente. La sua stabilità, dunque, ha impatti che vanno ben oltre i confini regionali, influenzando la sicurezza energetica ed economica globale.
Lo Stretto di Hormuz, con le sue radici storiche profonde e la sua attuale centralità geopolitica, è un simbolo delle complesse dinamiche tra storia, politica ed economia nel Medio Oriente. La sua importanza continuerà a essere determinante nei decenni a venire, non solo per la regione, ma per l’intero equilibrio globale.