Il Myanmar, un tempo noto come Birmania, è oggi teatro di una delle guerre civili più complesse, brutali e dimenticate del nostro tempo. Un conflitto che si consuma lontano dai riflettori internazionali, eppure capace di ridisegnare gli equilibri geopolitici del Sud-est asiatico. Per comprendere questa guerra non basta parlare di politica: bisogna ascoltare le storie di chi la vive sulla propria pelle, ogni giorno, tra foreste bruciate, villaggi distrutti e sogni di libertà spezzati.

L’Arabia Saudita ha a lungo affermato che il riconoscimento di Israele è legato alla creazione di uno stato palestinese lungo i confini di Israele del 1967. Durante l’amministrazione Biden, c’era stata una spinta affinché l’Arabia Saudita riconoscesse Israele come parte di un grande accordo diplomatico.

Benjamin Netanyahu, nato nel 1949, è una figura centrale nella politica israeliana, avendo servito più volte come Primo Ministro. Con un background in economia e architettura e un inizio di carriera nella diplomazia, Netanyahu è entrato nella politica israeliana come membro del Likud. Dopo il suo primo mandato come Premier nel 1996, è tornato al potere nel 2009, guidando il paese attraverso sfide economiche e di sicurezza. La sua politica estera è stata caratterizzata da forti alleanze internazionali, in particolare con gli Stati Uniti, mentre la sua politica interna ha enfatizzato la sicurezza nazionale. Negli ultimi anni, Netanyahu ha affrontato procedimenti legali, rimanendo comunque una figura influente nella politica israeliana.

Dopo l’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023, Israele non ha ancora avviato una commissione d’inchiesta ufficiale, suscitando interrogativi. Sebbene siano state condotte alcune indagini separate, queste non sono state approfondite, spesso a causa di influenze politiche. Recentemente, il governo di Tel Aviv ha rifiutato la proposta di una commissione statale con ampi poteri d’indagine, promossa dalla procuratrice generale, poiché si preferisce rimandare qualsiasi inchiesta fino al termine delle operazioni militari nella Striscia di Gaza. La questione è diventata centrale nel dibattito politico israeliano, accentuando le divisioni tra le diverse fazioni politiche. Alcuni leader militari hanno assunto responsabilità dimettendosi, ma il dibattito sull’effettiva istituzione di un’indagine continua.

Le relazioni tra il Congo e il Ruanda sono state a lungo segnate da tensioni derivanti da eventi storici e dinamiche regionali complesse. Nonostante un passato conflittuale, i due paesi stanno cercando di costruire un futuro di cooperazione attraverso negoziazioni e iniziative comuni. Tuttavia, sfide significative permangono, richiedendo un impegno continuo da entrambe le nazioni e il sostegno della comunità internazionale per assicurare pace e stabilità durature nella regione.