Recep Tayyip Erdoğan è un politico turco nato il 26 febbraio 1954 a Istanbul. È una figura centrale nella politica turca da diversi decenni. Dopo aver studiato economia e management, ha iniziato la sua carriera politica come membro del Partito del Benessere (Refah Partisi), di ispirazione islamica.
Erdoğan è stato sindaco di Istanbul dal 1994 al 1998, durante il quale ha ottenuto elogi per i suoi sforzi nel migliorare le infrastrutture della città. Tuttavia, nel 1998 è stato brevemente incarcerato per incitamento all’odio religioso a causa di un discorso tenuto nel 1997, evento che lo ha reso un personaggio ancora più noto in Turchia.
Nel 2001, ha co-fondato il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP), di cui è diventato leader. Sotto la sua guida, l’AKP ha vinto le elezioni generali del 2002. Erdoğan ha servito come Primo Ministro dal 2003 al 2014, guidando riforme economiche che hanno portato a un periodo di significativa crescita economica in Turchia.
Nel 2014, Erdoğan è diventato il primo presidente della Turchia eletto direttamente dal popolo e ha cercato di ampliare i poteri del presidente attraverso diverse riforme costituzionali. Le elezioni presidenziali del 2018, che ha vinto, hanno segnato la trasformazione della Turchia in un sistema presidenziale, consolidando ulteriormente il suo potere.
Sebbene sotto la sua guida la Turchia abbia visto sviluppi economici e infrastrutturali, la sua presidenza è stata anche segnata da accuse di autoritarismo, repressione di oppositori politici e controllo sui media.
Erdoğan rimane una figura polarizzante sia in patria che all’estero, suscitando forti opinioni tra sostenitori e detrattori.