Mohammad Mossadegh, nato nel 1882 a Teheran, è stato un politico influente e carismatico, con un’educazione profondamente radicata nei principi del nazionalismo iraniano. Dopo aver studiato legge in Svizzera, Mossadegh tornò in Iran, dove intraprese una carriera politica che avrebbe avuto un impatto duraturo sulla storia del paese.

Contesto Storico e Background:

Mossadegh proveniva da una famiglia influente, con legami nella nobiltà e nella politica iraniana. Sin da giovane, manifestò un profondo interesse per le questioni legali e amministrative, che lo portarono a ricoprire diversi incarichi governativi, tra cui quello di governatore di diverse province.

La Nazionalizzazione del Petrolio:

Lo scontro centrale della sua carriera fu l’opposizione alla concessione dell’industria petrolifera iraniana agli interessi stranieri. La Anglo-Persian Oil Company (poi Anglo-Iranian Oil Company, e infine BP) deteneva il controllo quasi totale delle risorse petrolifere iraniane, con profitti che beneficiavano principalmente la Gran Bretagna. Mossadegh, riconoscendo l’inequità di questa situazione, riuscì a far passare una legge nel parlamento iraniano nel 1951 che nazionalizzava l’industria petrolifera, promettendo che i proventi sarebbero stati utilizzati per lo sviluppo socioeconomico del paese.

Conseguenze Internazionali:

La nazionalizzazione del petrolio portò a una crisi diplomatica con la Gran Bretagna, che rispose imponendo un embargo economico e portando la questione davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, la quale alla fine non si pronunciò favorevolmente per nessuna delle parti. Questo contesto di tensione fece sì che Mossadegh adottasse posizioni sempre più antiforeign e anti-coloniali, guadagnandosi il sostegno popolare all’interno del paese e il rispetto di molti leader dei paesi in via di sviluppo.

Il Colpo di Stato del 1953:

L’opposizione a Mossadegh si intensificò, sia internamente che esternamente. Gli Stati Uniti e il Regno Unito, temendo la crescita dell’influenza sovietica in Iran e preoccupati per la sicurezza delle forniture energetiche, orchestraron il colpo di stato noto come Operazione Ajax. Nel 1953, il governo di Mossadegh fu rovesciato, e il potere tornò nelle mani dello Shah, tuttavia instaurando una monarchia autoritaria che sarebbe durata fino alla rivoluzione del 1979.

Retaggio di Mossadegh:

Mossadegh trascorse il resto della sua vita agli arresti domiciliari, fino alla sua morte nel 1967. Tuttavia, il suo impegno per la sovranità nazionale, la giustizia socioeconomica e l’indipendenza dall’influenza straniera ha ispirato generazioni di riformatori e attivisti non solo in Iran, ma in tutto il mondo. La sua figura è spesso vista come un simbolo di lotta per l’autodeterminazione nazionale e una politica estera non subordinata.

In conclusione, il lascito di Mossadegh è complesso e continua a influenzare le dinamiche politiche in Iran e nel più ampio contesto internazionale. La sua vita e le sue politiche evidenziano le sfide intrinseche nel conciliare gli interessi nazionali con le pressioni geopolitiche, una lezione che resta di attuale rilevanza.

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