Il generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito Nazionale Libico (LNA), è stato uno degli attori chiave nel conflitto libico che ha insanguinato il paese negli ultimi anni. La sua leadership e le sue campagne militari hanno avuto un impatto decisivo sull’evoluzione della crisi e sulle dinamiche di controllo territoriale nel territorio libico.

Le Origini e la Crescita di Haftar
Khalifa Haftar, ex ufficiale delle forze aeronautiche della Libia, aveva un ruolo di rilievo durante il regime di Muammar Gheddafi. Dopo la rivoluzione del 2011 e la sua fuga in esilio, Haftar è tornato in Libia nel 2014, assumendo una posizione di leadership tra le forze anti-Tripoli. La sua visione è quella di ristabilire un governo forte e centralizzato, opponendosi alle amministrazioni riconosciute internazionalmente e alle milizie politicamente orientate a vista.

La Campagna di Tripoli 2019-2020

Il momento più critico delle operazioni militari di Haftar si verificò nel 2019, quando l’Esercito Nazionale Libico lanciò un’offensiva su larga scala per prendere il controllo di Tripoli, la capitale e il centro politico del Governo di Accordo Nazionale (GNA). Questa operazione, nota come offensiva di Tarhuna, mirava a eliminare la presenza delle milizie affiliate al GNA e a instaurare un governo di maggioranza sotto il controllo dell’LNA.

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L’offensiva, iniziata ad aprile 2019, incontrò una forte resistenza da parte delle forze di Tripoli, che ricevettero sostegno internazionale, in particolare dalla Turchia, che inviò truppe e tecnologia militare avanzata. Nonostante alcuni successi iniziali, le forze di Haftar subirono poi numerose battute d’arresto, con combattimenti intensi e perdite significative da entrambe le parti.
L’operazione militare di Haftar a Tripoli si concluse sostanzialmente nella prima metà del 2020, con il costante stalemate sul campo di battaglia e la pressione internazionale che favorì la ripresa di negoziati politici. La situazione si stabilizzò temporaneamente con un accordo di cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite nel ottobre 2020, che pose fine alle ostilità più cruente, anche se non eliminò completamente le divergenze tra le parti coinvolte. Nonostante alcuni successi iniziali, la campagna si è conclusa con un cessate il fuoco e un intervento internazionale che ha favorito la stabilizzazione temporanea del paese. Questa fase ha segnato il tentativo di Haftar di rafforzare la propria influenza nel territorio libico e influenzare il futuro politico del paese.

Evoluzione Successiva

Dopo il fallimento della campagna a Tripoli, Haftar ha mantenuto una posizione di forza nelle aree orientali della Libia, consolidando il suo controllo su città come Bengasi e nella regione circostante. Nonostante ciò, la sua campagna a Tripoli rimane uno dei momenti più critici del conflitto libico, segnando il tentativo di un qualche leader militare di impadronirsi della capitale e delle istanze politiche di governo centrale. Le operazioni militari di Khalifa Haftar hanno avuto un ruolo cruciale nella crisi libica, evidenziando la complessità del conflitto e l’intervento di numerosi attori internazionali. La sua campagna a Tripoli rappresenta un esempio di come le forze armate possano cercare di plasmare il destino di un paese frammentato, altrettanto illustrando l’importanza del dialogo e delle negoziazioni per la stabilizzazione e la pacificazione della Libia. La sua storia è ancora in evoluzione e continuerà a influenzare il futuro politico del paese.

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