Secondo un rapporto pubblicato dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo (EPRS) negli ultimi anni, la Russia ha intensificato la sua presenza in Africa, combinando canali diplomatici ufficiali con strumenti ibridi, come campagne di manipolazione dell’informazione e l’uso della compagnia militare privata Wagner.
Contesto geopolitico
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 ha rilanciato l’Africa come spazio di rivalità geopolitica. Mosca punta a sfuggire all’isolamento imposto dall’Occidente, riaffermare la propria rilevanza internazionale come promotrice di un mondo “policentrico” e rafforzare la propria posizione in settori strategici come minerario, energetico e militare, con particolare attenzione al Mar Rosso e al Mediterraneo.
Diplomazia e summit Russia-Africa
Il secondo summit Russia-Africa, tenutosi a San Pietroburgo nel luglio 2023, ha registrato una partecipazione elevata, ma inferiore rispetto alla prima edizione del 2019. Molti leader africani hanno espresso preoccupazioni per l’impatto economico della guerra in Ucraina, questioni che il summit non ha risolto pienamente. Le posizioni africane sulla guerra variano notevolmente, come evidenziato dai voti alle risoluzioni ONU.
Influenza militare e sicurezza
Mosca ha firmato accordi di cooperazione militare con 43 paesi africani ed è ancora un fornitore importante di armi, sebbene in calo. La cooperazione non è vincolata a impegni democratici e, in alcuni paesi colpiti da colpi di stato, la Russia ha rafforzato i legami militari. Le compagnie militari private, in particolare il gruppo Wagner, giocano un ruolo chiave nel consolidamento dell’influenza russa oltre i canali ufficiali.
Economia e settori strategici: Il commercio tra Russia e Africa è relativamente limitato rispetto ad altri partner internazionali. La presenza russa è invece più significativa nei settori minerario ed energetico, spesso attraverso aziende legate a Wagner. La Russia ha inoltre firmato accordi di cooperazione nucleare con 20 paesi africani e prevede la costruzione di centrali nucleari in Egitto e Nigeria. La strategia russa in Africa combina diplomazia, interessi economici, presenza militare e strumenti ibridi, con l’obiettivo di contrastare l’influenza occidentale, assicurarsi risorse strategiche e rafforzare il proprio ruolo sulla scena internazionale.
