Nello scorso fine settimana, durante una conferenza stampa tenutasi nello Studio Ovale, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivelato nuovi dettagli riguardo al programma GOLDEN DOME, un ambizioso progetto volto a rafforzare la capacità difensiva del paese contro le minacce missilistiche. Il programma rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alle precedenti iniziative, puntando a creare un sistema di difesa antimissile innovativo, centralizzato sulla tecnologia spaziale e sulla capacità di intercettare missili ostili durante la fase di “boost” (ascensione).
Il costo stimato per la realizzazione del GOLDEN DOME è di circa 175 miliardi di dollari, con l’obiettivo di rendere il sistema operativo entro tre anni. Per rispettare tali scadenze ambiziose, lo sviluppo contribuirà significativamente all’impiego di tecnologie già esistenti, adattandole in un sistema integrato e avanzato.
L’iniziativa, originariamente denominata IRON DOME for America, è stata rinominata GOLDEN DOME e si differenzia per l’obiettivo di aumentare notevolmente le capacità di intercettazione, soprattutto attraverso l’impiego di sistemi basati nello Spazio. In particolare, il progetto si focalizza sulla possibilità di intercettare e neutralizzare i missili nemici durante la loro fase di “boost”, lontano dal territorio americano, aumentando così le possibilità di successo e riducendo il rischio di danni su larga scala.
Durante una presentazione di marzo, il Generale Chance Saltzman, Capo delle Operazioni Spaziali, ha sottolineato l’importanza di questa strategia: “non si tratta soltanto di voler sviluppare intercettori basati nello Spazio, ma di assicurarci che siano in grado di compiere le intercettazioni nella fase di boost, il più lontano possibile dalla patria.”
Per consolidare e guidare questa strategia, il Presidente Trump ha scelto il Generale Michael Guetlein, Vice-Capo delle Operazioni Spaziali della US Space Force, come responsabile del programma GOLDEN DOME. La collaborazione tra la Missile Defense Agency e la US Space Force sottolinea l’impegno degli Stati Uniti nel rafforzare la difesa spaziale e nel sviluppare sistemi avanzati di intercettazione.
Recentemente, sono state avviate consultazioni con l’industria aerospaziale, tra cui un evento programmato al complesso Von Braun del Redstone Arsenal di Huntsville, Alabama, che avrebbe dovuto svolgersi tra il 30 aprile e il 2 maggio. Tuttavia, a causa della necessità di ulteriori preparativi, l’evento è stato rinviato, lasciando presagire tempi di sviluppo ancora più articolati e sfide tecniche da affrontare.
Per quanto riguarda il finanziamento, una prima tranche di 25 miliardi di dollari è già stata approvata attraverso il cosiddetto “One Big Beautiful Bill Act,” recentemente passato alla Camera dei Rappresentanti. Questa cifra rappresenta solo una parte dell’investimento complessivo, ma indica chiaramente la volontà del governo di portare avanti con decisione questo ambizioso progetto di difesa.
In conclusione, GOLDEN DOME si configura come un passo decisivo verso un nuovo paradigma di difesa antimissilistica, incentrato sull’utilizzo strategico dello spazio e sulle capacità di intercettazione avanzate. La sfida sarà quella di integrare tecnologia, strategia e risorse in tempi rapidi, per rafforzare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti in un contesto geopolitico sempre più complesso.