DAKAR, Senegal — Dopo oltre tre anni e mezzo di operazioni in Mali, il Gruppo Wagner, il noto gruppo mercenario sostenuto dalla Russia, ha annunciato il suo ritiro dal paese africano. Secondo quanto comunicato tramite il canale Telegram della compagnia, la missione è stata “portata a termine”: le capitali regionali sono ora sotto il controllo dell’esercito maliano, i gruppi armati sono stati respinti e alcuni comandanti eliminati.
La continuità della presenza russa
Nonostante l’uscita di Wagner, la Russia non abbandona il Mali. L’Africa Corps, una forza paramilitare statale sotto il diretto comando del Ministero della Difesa russo, continuerà a operare nel paese. Secondo esperti, questa transizione segna un passaggio da operazioni di mercenari privati a una presenza controllata direttamente dallo Stato russo. La mossa arriva dopo la morte del leader di Wagner, Yevgeny Prigozhin, nel 2023, e la successiva creazione dell’Africa Corps come forza alternativa al gruppo mercenario.
Il contesto del Sahel
Mali, Burkina Faso e Niger affrontano da oltre un decennio un’insurrezione condotta da gruppi legati ad al-Qaida e allo Stato Islamico. Con il progressivo indebolimento dell’influenza occidentale nella regione, la Russia ha colto l’opportunità di rafforzare la sua presenza militare, offrendo assistenza e cooperazione in materia di sicurezza.
Numeri e incertezze
Secondo funzionari statunitensi, in Mali sarebbero presenti circa 2.000 mercenari russi, ma non è chiaro quanti facciano parte di Wagner e quanti dell’Africa Corps. Alcune fonti indicano che sono in corso negoziati per trasferire parte del personale di Wagner sotto il controllo diretto dell’Africa Corps. Il ritiro di Wagner non significa la fine della presenza russa in Mali. L’Africa Corps potrebbe rappresentare un rafforzamento della strategia di Mosca nella regione, con potenziali ripercussioni sul conflitto in corso e sulla stabilità del Sahel. Gli analisti avvertono che il ruolo dei mercenari russi rimane un fattore chiave nella sicurezza regionale, nonostante il cambiamento di struttura organizzativa.
